Arrivo di Dario d'Arborea Hohenstaufen

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Dario, da poco rientrato nelle sue terre nel Regno di Siena, decise di rimettersi in viaggio verso il castello dell'Ordine Teutonico.

Nonostante i numerosi anni passati dall'ultima visita, ricordava ancora i sentieri a memoria, e, durante il tragitto, i suoi pensieri vagabondavano qua e là fra i ricordi della vita passata dentro le mura del castello.

Poi, quasi all'albeggiare, giunse di fronte le porte del castello e bussò, sperando di ritrovare come custode il vecchio amico Otto.

Ottooo! Otto! Mein Freund, wo bist du?!

E aspettò sorridendo e nutrendo il suo destriero.

Il frate portinaio sentendosi chiamare insistentemente si affrettò, per quanto gli consentiva la mole imponente del suo corpo, verso il portone.:

Puonciorno e pentornato, kome posso essere utile per voi?

disse facendo accomodare il visitatore nella sala d'attesa

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Dario salutò il custode con una pacca sulla spalla, e lo seguì, accomodandosi nella sala d'attesa.

Lieber Otto, è bello rivedervi. Wie geht's? Alles Klar? Volevo chiedervi se fosse possibile parlare con mio nipote Barisone, il Gran Maestro dell'Ordine. Andatelo ad avvisare, bitte.

Disse al portinaio mettendosi comodo su una panca elegante.

Barisone sentì un vociare in parlatorio, immaginò che ci fosse un ospite, sbirciò dallo spioncino e vide un volto conosciuto. Decise di riceverlo immediatamente:

Ciao zio, cosa ti porta a bussare al portone del nostro castello?

Detto questo diede ordine ad un servitore perchè portasse cibo e vino per l'ospite

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Arrivo di Dario d'Arborea Hohenstaufen Quarta

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Dario sorrise alla vista di suo nipote, e lo salutò con un abbraccio quasi formale per non lasciare che la loro parentela oltraggiasse il suo sacro ruolo all'interno dell'Ordine.

Caro Barisone, son venuto spinto dal senso del dovere che un tempo mi legava a questo Castello. Dopo un lungo viaggio spirituale ho capito che in me mancava qualcosa, un fine ultimo che un tempo avevo. Ho deciso di rimettere la mia anima e la mia spada al servizio di questo glorioso Ordine, e sono disposto anche a ripartire da zero, come semplice novizio.

Dopodiché si sedette e mangiò della selvaggina, offrendo un bicchiere di vino ai presenti, per brindare al suo ritorno al Castello.

Benissimo!! - replicò il Gran Maestro - Ordinerò subito al fabbro di preparare delle nuove chiavi per te. Intanto riposati, il viaggio sarà stato faticoso.

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